Orifizio del diaframma attraverso il quale passano l'esofago ed i nervi vaghi; i visceri addominali possono emiare attraverso di esso nella cavità toracica sinistra, dando luogo alle cosiddette « ernie diaframmatiche ».

Versamento di liquido sieroso in un'articolazione, spesso di origine traumatica.

Aumento della massa liquorale nelle cavità preformate dell'endocranio (ventricoli, spazi subracnoidei, spazi subdurali). Può essere dovuto ad un ostacolo della circolazione liquorale (in genere idrocefali ipertesi) o ad alterazioni della secreazione e/o dell'assorbimento del liquor (in genere idrocefali normotesi).

Processo infiammatorio cronico delle borse mucose (borsite). In sede neurochirurgica, invece, il termine viene usato generalmente per indicare una raccolta ematica sottodurale.

Movimento con il quale una parte del corpo devia dal suo asse verticale.

Mezzo di osteosintesi endomidollare con il quale si infila nel canale midollare dell'osso fratturato un filo metallico (filo di Kirschner) o una barra metallica (chiodo di Kuntscher), che mantiene in asse ed accostati i monconi fratturativi fino a consolidamento. Si usa soprattutto per le fratture in cui la resistenza meccanica della sintesi deve essere elevata,come nelle fratture femorali. Oltre ai suddetti vi sono diversi tipi di infibuli.

Frattura incompleta di un osso, senza spostamento di frammenti.

Introduzione di sostanze medicamentose per via trascutanea mediante applicazione di corrente continua.

Iperpigmentazione circoscritta della cute, che assume colore brunastro, e che talora si verifica nella sede di traumi contusivi o di cicatrici, con aspetto antiestetico.

Movimento eccessivo, ma non sempre patologico, che consente di superare i 180°, i quali rappresentano appunto la massima estensione di arti o segmenti di essi.

Aumento della sensibilità superficiale dolorifica.

Eccesso di secrezione sudorale. La sudorazione eccessiva da palmo delle mani è una anomalia congenita. Si osserva iperidrosi nel territorio di un nervo cutaneo parzialmente leso; le lesioni cerebrali che determinano emiplegia possono provocare eccessiva sudorazione nella metà del corpo paralizzata.

Accentuazione del dolore in sede di cicatrici; si indicano come « iperpatie termiche » le sensazioni urenti e violente che possono comparire nella sindrome talamica.

Accentuazione dei riflessi profondi (riflessi osteotendinei degli arti superiori, rotulei ed achillei).

Accentuazione del tono muscolare, che si osserva, nelle lesioni delle vie piramidali del sistema nervoso centrale.

Diminuzione dell'udito in uno od entrambi gli orecchi.

Diminuzione delle sensibilità superficiali e profonde.

Alterazione del senso del gusto.

Riduzione del trofismo dei muscoli per paralisi nervose o per inattività conseguente, ad esempio, a prolungata immobilizzazione di un arto o a risparmio dell'uso dei muscoli stessi per alterazioni funzionali articolari. Per valutare l'ipomiotrofia di un arto se ne misura la circonferenza in comparazione con il controlaterale. Per l'arto superiore la misurazione si effettua al terzo medio del braccio e al terzo superiore deli'avambraccio (perimetri massimi), tenendo presente che una differenza tra i due fino ad I cm, è fisiologica (è maggiore la circonferenza dell'arto superiore destro nei destrimane e del sinistro nei mancini). Per l'arto inferiore la misurazione della circonferenza della coscia si effettua almeno a due livelli (per esempio, a 10 e 20 cm. dalla rotula) e, quella della gamba, al perimetro massimo del polpaccio.

Riduzione dei riflessi profondi (riflessi osteotendinei degli arti superiori, rotulei ed achillei).