errata diagnosi, tempistiche per risarcimento

Buongiorno, sono una ragazza di 33 anni. 20 anni fa sono stata ricoverata per una settimana presso l'ospedale della mia città per un'appendicite non riconosciuta e scambiata per un'altra diagnosi; successivamente alle mie dimissioni, visto il dolore e i valori della VES molto alti, mi sono recata presso il ginecologo di famiglia (ero stata dimessa con la diagnosi di un corpo luteo) il quale mi ha portata in ospedale per accertamenti e successivamente mi ha operato riscontrando un'appendicite perforata che aveva causato un ascesso pelvico. Oggi, dopo 20 anni, sono rientrata in sala operatoria per asportare quella che si pensava essere una cisti ovarica e che invece mi ha causato una salpingectomia. Il chirurgo mi ha inotre detto che anche la tuba ancora in essere non risulta "aperta". Visto che tale situazione risulterebbe essere una conseguenza dell'errore fatto 20 anni fa e che tale situazione mi porterà necessariamente a fare una fecondazione artificiale in caso di gravidanzae volevo sapere se posso richiedere un risarcimento.
Ringraziando chi mi dedicherà un po' del tempo per aiutarmi in questa situazione, saluto cordialmente.

Cara paziente, la risposta è negativa. Gli anni trascorsi portano purtroppo il tutto in prescrizione e non sarà più possibile procedere contro chi ha ritardato la diagnosi di appendicite.

Cari saluti


Flavio

Buongiorno dottore. Nel corso del 2018 eseguo visite in uno studio privato di ginecologia poiché incinta. Mi segue inizialmente un medico (che lavora anche nell'ospedale dove è nata mia figlia) e tutto procede bene. Nelle visite successive mi affida alle cure di sua sorella (anch'essa ginecologa) che non vede la cardiopatia di mia figlia. Durante queste visite faccio dei video delle ecografie per avere un ricordo. Attualmente, dopo tante visite effettuate su mia figlia, vedo la cardiopatia. Mi sono rivolta ad un medico per intentare causa ma, a quanto pare, qui al sud "non ci si mette contro un collega". Sa dirmi a chi posso rivolgermi e soprattutto se sono in tempo per intentare causa? Grazie

Deve rivolgersi a un medico legale esperto magari scegliendolo fuori dal territorio in cui vive. Lui si assocerà con un cardiologo e con un'esperto in ecografia diagnostica e insieme procederanno alla redazione della perizia medico legale qualora ravvisino responsabilità da parte della ginecologa.


Flavio