In questa sezione è possibile inserire richieste di valutazione in merito a presunta responsabilità professionale in ogni ambito della medicina. Si precisa che non potranno essere forniti pareri o valutazioni medico-legali nei casi in cui sia chiamata a rispondere l'Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari di Trento.

Esonero turnazione notturna

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8 Anni 1 Mese fa #1236 da Manolo
Esonero turnazione notturna è stato creato da Manolo
Buongiorno volevo un parere su quanto mi è accaduto a livello lavorativo.
Ho 40 anni ,maschio ed è dal 2000 che lavoro in un azienda facendo turni avvicendati (mattina, pomeriggio,notte).
Nel 2014 mi è stata diagnosticata una miocardiopatia ipocinetica dilatativa iniziale, con aritmie ipercinetiche ventricolari, FE 49%
Ho avvisato il medico aziendale della patologia e ho continuato nella mia mansione/turnistica.
Dopo vari consulti e visite di cardiologi/aritmologi, tenendo conto che in famiglia ho avuto un caso di morte improvvisa
(madre a 51 anni nel sonno) mi viene consigliato di impiantare il defibrillatore interno (non ho mai avuto episodi e sono asintomatico).
Nel settembre scorso mi hanno impiantato un ICD-S interamente sottocutaneo.
Prima di rientrare a lavoro mi hanno fatto fare una visita medica dove il dottore di azienda mi ha detto ''che per legge non potevo fare più il turno notturno''.
Ora mi trovo a fare una turnazione non congeniale a livello famigliare e ho perso l'indennità del turno notturno.
Quindi mi chiedo: é vero che per legge non posso più fare il turno notturno?
Il defibrillatore è un salvavita o una discriminante?
Perché dal estate 2014 fino a settembre 2017 ho continuato nella mia mansione quotidiana e adesso mi viene negata nonostante il mio quadro clinico sia invariato?
Ringrazio anticipatamente
Salve

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8 Anni 2 Settimane fa #1302 da Flavio Odorizzi
Caro paziente, il medico competente ha fra i suoi compiti la tutela del lavoratore e la sua sicurezza. Per quanto riguarda l'esonero dai turni notturni ci sono molti lavori in letteratura ma nessuno che abbia chiaramente affermato l'incompatibilità fra ICD e turno notturno.

Lo stress provocato dal lavoro a turni e dal lavoro notturno può avere effetti dannosi sul sistema cardiovascolare sia direttamente che indirettamente.
Il sistema neurovegetativo, attraverso la sua attivazione o la sua perturbazione, determina infatti un aumento della risposta ormonale soprattutto delle catecolamine e del cortisolo – con effetti sulla pressione arteriosa, la frequenza cardiaca, i processi di aggregazione trombotica e il metabolismo dei glucidi e dei lipidi.
Le più sfavorevoli condizioni di lavoro e le modificazioni negli stili di vita, in particolare per quanto riguarda il fumo e l’assunzione di sostanze stimolanti, rappresentano un ulteriore significativo fattore di rischio nei turnisti per l’insorgenza di patologie cardiovascolari.
Recenti studi epidemiologici hanno fatto osservare una aumentata incidenza di patologie cardiovascolari (in particolare di cardiopatia ischemica) associata all’anzianità di lavoro a turni e soprattutto fra quei lavoratori turnisti che per motivi di salute sono stati trasferiti a un lavoro diurno (vedi Tabella 2); alcuni segnalano anche una aumentata morbosità per ipertensione arteriosa, altri un aumentato rischio di alterazioni del ritmo cardiaco (battiti prematuri ventricolari e prolungamento del QTc), altri ancora hanno fatto rilevare una aumentata
prevalenza dei fattori di rischio cardiovascolare (in particolare dislipidemia, sovrappeso e fumo).
In base alla rassegna effettuata da Boggild e Knutsson (1999) sui 17 studi concernenti la cardiopatia ischemica, si è calcolato un significativo aumento del 40% del rischio relativo per i lavoratori a turni, che può aumentare ulteriormente (tra 1,6 e 3) in associazione al fumo, all’obesità, all’età (fascia di età tra 45 e 55 anni) e al sesso (soprattutto nelle donne).
Per quanto riguarda il rischio di ipertensione, invece, i risultati dei pochi studi specifici effettuati sinora hanno dato risultati contrastanti e non conclusivi.

Cordiali saluti


Flavio

Medico chirurgo, specialista in medicina legale e delle assicurazioni a Trento e Bolzano.

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